Achrioptera fallax. Il fascinoso stecco verdazzurro, dalle articolazioni perfettamente complementari nel loro arancio acceso, è stato la star di EntoModena quest’anno: arrampicato all’esterno della sua teca residenziale, o aggrappato e immobile all’orecchino di Giada Gaiotto, qui in veste di allevatrice qualificata di insetti fasmidi, ha calamitato gli sguardi e scatenato il desiderio di possesso. Lo so. È impossibile crederlo finché non capita di gironzolare nei tre padiglioni di una manifestazione appena trascorsa come quella di EntoModena o come quella più piccolina che occuperà la palestra delle scuole medie di Casalborgone durante la “Fiera del pisello”, il 18-19-20 maggio prossimi. Gli appassionati di entomologia e mineralogia, in parole povere di insetti e pietre, vivranno un momento entusiasmante, sia perché incontreranno altre persone simili e faranno scambi, sia perché avranno modo di raccontarsi. Mi hanno colpito moltissimo le parole di un collezionista che mi spiegava come il vero valore di una collezione per lui risieda nella storia di come sono stati trovati e preparati uno a uno: potrebbe raccontare che per quell’esemplare, in Pakistan, lui è stato scambiato per una spia e arrestato, per quell’altro insetto si trovava in Turchia e aveva dovuto ricorrere alle cure di uno strano dentista che anestetizzava a botte di cannabis, o per quell’altro ancora aveva strisciato a pochi metri dalla linea di guerra!” Ogni insetto, una storia. Io comincio a intuire, perché ormai a Modena conosco tutti e mi piace ascoltare. Naturalmente un pochino mi son lasciata contagiare anch’io: la mia collezione comprende solo piccole farfalle dai colori meravigliosi, scambiate con acquerelli dedicati alla natura; un tesoro utilissimo per i laboratori che abbiamo cominciato a proporre alle scuole materne ed elementari in cui i futuri adulti si divertono a creare ali colorate con giochi di simmetria, ma più scientificamente imparano ad osservare ed entrano in contatto con un mondo che va rispettato perché nel caso finisse, segnerebbe la fine di tutti noi!
Quest’anno a Modena è stato diffuso un volantino molto interessante che riportava i motivi del successo evolutivo degli insetti che rappresentano il 70% degli esseri viventi: 42.700 specie tra mammiferi, uccelli, pesci, anfibi, rettili contro 490.000 specie di insetti(si stima che le specie ancora da scoprire siano circa 10 milioni). Quali caratteristiche li hanno aiutati a sopravvivere?
1° l’esoscheletro che li protegge esternamente dalla disidratazione e da varie avversità, 2° la piccola taglia che permette loro di sfuggire ai predatori, di adattarsi a scarsità di cibo e occupare spazi inaccessibili, 3° la capacità di volare che permette la dispersione o colonizzazione di nuovi territori e la sopravvivenza, 4° la strategia riproduttiva con moltissime uova e grandi probabilità di nascite, 5° la metamorfosi grazie alla quale vengono diversificati gli adattamenti alla nutrizione e alla crescita delle larve rispetto a quelli per la dispersione e la riproduzione degli insetti adulti.
Guardiamoli dunque con più attenzione questi esserini, visto che esistono da oltre 400 milioni di anni. Prima di pensare a come gustarli, dovremmo pensare che i nostri maldestri comportamenti ecologici potrebbero rompere equilibri preziosi per la nostra stessa sopravvivenza!
Accanto agli insetti, in muto splendore, ci saranno poi i minerali, esposti da collezionisti ed esperti dell’APMP Circolo Mineralogico Torinese (esistente dal 1969).Ci spiegano che nella sede di via N. Fabrizi, 48 A a Torino dove i soci si riuniscono tutti i giovedì sera, vi sono una Sala Paleontologica in cui si trova un’esposizione di fossili, un Salone per le Mostre, una Sala Museo e Didattica che raccoglie la collezione sistematica dei minerali, una Sala dotata di microscopi ottici per l’osservazione dei micromounts e una Biblioteca ricca di libri e riviste internazionali che possono essere consultate dai soci.
Tra gli espositori avremo anche Bruno Marello, dell’Associazione “Amici del Museo Federico Eusebio di Alba”, collezionista di microminerali della pietra di Luserna, minerale che sta tornando agli antichi splendori che l’hanno vista sui pavimenti lastricati delle nostre Regge e perfino nella copertura della Mole Antonelliana, oltre che sul 90% di marciapiedi e scale torinesi! Le nuove tecniche di taglio , levigatura e lucidatura hanno ulteriormente favorito la pietra che presto andrà a ricoprire il pavimento del Museo di Abu Dhabi. Bruno Marello porterà oltre 110 microminerali intrappolati in questa roccia metamorfica scistosa appartenente al gruppo degli “gneiss” lamellari e di ognuno la macrofotografia che permette di ammirarli meglio.
Accanto a minerali e insetti quest’anno avremo anche dei giovani come Marco Meneguz del Laguna Lab che insegneranno come realizzare compostaggi domestici e sistemi integrati di bioagricoltura, perché la manifestazione Entomineral a Casalborgone è nata come “Wunderkammer” o camera delle meraviglie quattro anni fa e si propone di continuare a regalare stupore e meraviglia davanti alla bellezza di minerali e insetti, ma anche di offrire spunti ai giovani per il loro futuro.
E allora, come non venire a conoscere da vicino il nostro Achrioptera fallax?
Vi aspettiamo alla sagra di Casalborgone, palestra scuola media, piazza Andrea Gaiato, il 18-19-20 maggio, sabato e domenica dalle ore 9 alle 19 e lunedì dalle ore 9 alle 12.
Per informazioni, prenotazioni di laboratori,… tel 3471310648