Auguri di poesia

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Approfitto di un ricordo per proporre un inizio 2024 diverso.
Pochi mesi fa ho allestito con le amiche che amano dipingere una mostra che voleva accostare l’acquerello alla poesia. Per darvi un’idea, il paesaggio preciso preciso, fotografico, non ci bastava, volevamo toccare le corde dell’emozione e, come succede per la poesia, questo accade solo quando riusciamo a lasciarci andare, quando permettiamo ad esempio che l’acqua e il colore ci sorprendano. Avevamo posto stralci di poesia accanto agli acquerelli, scelti con cura, non per illustrare o raccontare, ma perché in qualche modo entrassero in dialogo con l’opera. Poeti famosi e poeti contemporanei. È stata un’esperienza che ha lasciato un segno in tutte noi.

Ho ringraziato soprattutto Valentina Colonna, perché devo alla lettura delle sue poesie questo desiderio di accostare le due esperienze: quella poetica e quella dell’acquerello. Valentina Colonna è pianista e poetessa, lavorava come editor da Aragno dove l’ho conosciuta (ricordate l’articolo in cui parlavo di quattro poeti?) ma ora, avendo  vinto la borsa di studio “M.me Curie” in linguistica, sarà a Granada per due anni. Valentina  ha un curriculum di lauree, scuole di perfezionamento, esperienze all’estero da far pensare ad una ottantenne piuttosto che a una giovanissima come lei, nata nel ‘90. Al Salone del libro, nello stand di Aragno,  ha potuto offrire un assaggio di piano-poetry: un nuovo progetto innovativo di musiche e poesie da lei composte e interpretate, presentato nel 2018 nella storica Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico di Verona.
Laureata con lode in Lettere antiche e specializzata in Scienze linguistiche con lode e dignità di stampa, ha svolto un Dottorato di Ricerca in Digital Humanities presso le Università degli Studi di Genova e Torino, curando il progetto “VIP – Voices of Italian Poets”.  Ha ideato e curato come prima organizzatrice, con il Laboratorio di Fonetica Sperimentale dell’Università di Torino l’evento “La musica della poesia”, con ospiti internazionali del panorama letterario e musicale, realizzato per la prima volta a Torino, in occasione della Giornata mondiale della Poesia.
Venerdì, 29 dicembre, avendo saputo che Valentina era a Torino per le feste natalizie in famiglia (e immagino una casa echeggiante armonie pianistiche e pizzicati di chitarra classica, dal momento che mamma e papà sono grandi musicisti) l’ho invitata a un incontro per parlare di poesia. Con alcune amiche ho pensato che riuscire a parlare di poesia in un momento così complesso, così freneticamente preso da pretesti di sopravvivenza, poteva essere un regalo preziosissimo.
E lo è stato davvero. Abbiamo parlato dei giovani italiani che portano il loro sapere all’estero, dei cambiamenti  che stanno avvenendo nel modo di guardare al futuro dei giovani d’oggi e a cui noi “over” dobbiamo adattarci.   Valentina Colonna ci ha letto poi alcuni testi inediti e altri tratti dalla sua raccolta “Strade di città e altri viaggi”:

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Come fai, Signore, a tenere tutti i destini?
 Prevedere il ritardo salvifico di lui
mai arrivato a Barcellona in tempo
 per il pranzo, il cambio di programma
l’appuntamento saltato sulla rambla
 da Plaça Catalunya al mare? Come
 trovare pace quando l’ora è adesso,
 il furgone a zig zag falciare, i passeggini
camminare da soli? Vita mia, come fai
 a regolare gli orologi? Non puoi
fermare il timer del furgone?( Ingiusto
 forse esultare la nostra sola salvezza)
 In questa perfezione della vita non voltare
 senza guardare. Amaci tutti, gli orologi fermali
 per un attimo almeno, intero di Te.

Lo so, la guerra, il terrorismo, come in questa poesia, fanno ormai da sfondo ai nostri notiziari, gli insulsi battibecchi politici nascondono la difficoltà o l’incapacità di risolvere problemi; cammino e vedo solo attività che chiudono, sento parlare di code ai pronto soccorso che non riescono a gestire l’afflusso dei malati, di camere operatorie che smaltiscono ancora interventi sospesi nel tempo del Covid, avverto la paura per le nuove tecnologie su cui riversiamo la paura del futuro, ho amici che muoiono ogni giorno, eppure invito alla poesia, per far emergere la parte più viva di noi, attraverso le emozioni sintetizzate da un poeta, possibilmente di un livello incredibilmente alto come quello di Valentina Colonna. Sarà questa interiorità vivificata a darci la forza per essere sereni e perfino ottimisti. Lo auguro a me stessa e a tutti voi.

Consiglio in particolare la lettura di “Stanze di città e altri viaggi” e suggerisco di ascoltare la voce di grandi poeti che fanno parte dell’archivio VIP- da lei curato.

Voices of Italian Poets – VIP platform


Naz

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