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Nominato il nuovo presidente della Sagat

Nella riunione del 17 maggio, l’assemblea dei Soci della Sagat S.p.A. ha nominato il nuovo presidente della società nella persona di Elisabetta Oliveri, con un incarico triennale, sostituendo il presidente uscente Giuseppe Donato.

Il nuovo presidente Sagat, Elisabetta Oliveri

Elisabetta Oliveri, già membro del CdA della Sagat dal 2016, ha un curriculum di primordine con una brillante carriera in numerose realtà imprenditoriali italiane e straniere, svolgendo mansioni di rilievo in società come il Gruppo Sirti ed il Gruppo Fabbri Vignola S.p.A. di cui è stata amministratore delegato. E’ stata anche amministratore non esecutivo in varie società tra cui la Snam e la Eutelsat e attualmente in Fincantieri S.p.A., Erg e Gedi.

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Con queste nuove nomine il Consiglio di Amministrazione risulta così composto: Elisabetta Oliveri (presidente), Andrea Andorno (amministratore delegato in carica dal 24 gennaio 2019), Rita Ciccone, Jean Jacques Dayries, Antonio Lubrano Lavadera, Paolo Mignone, Laura Pascotto, Daniele Rizzolini, tutti con durata triennale.

 

Durante l’assemblea è stato anche approvato il Bilancio 2018 del Gruppo Sagat, esercizio chiuso con un utile netto di 7 milioni 689 mila euro.

Il traffico dei primi quattro mesi

 

Se da un lato i dati finanziari sono positivi, lo sono meno quelli del traffico aeroportuale del primo quadrimestre di quest’anno, sinceramente non una novità.

L’Assaeroporti, l’associazione delle società di gestione aeroportuali, ha comunicato i dati di traffico nazionali, tra cui anche quelli di Caselle.

Sul nostro scalo nei primi tre mesi del 2019 i passeggeri transitati sono stati 1.051.780 (+3,8%), nel 2018 erano 1.013.276, mentre nel mese di aprile si è visto un vistoso calo del traffico passeggeri, diminuito del 7,9%, pari a 319.456 contro i 346.722 dell’anno passato.

Nel complesso il quadrimestre appena concluso, nonostante tutto è stato ancora di poco positivo, con 1.371.236 di passeggeri (+0,8% rispetto al 2018 che registrò 1.359.998 transiti), ma troppo poco se confrontato con la media nazionale dello stesso periodo che registra un più 5,1%.

Da questi dati si evince che Caselle nel periodo invernale ha beneficiato ancora dei voli degli sciatori diretti sulle nostre Alpi, ma terminati i voli “della neve” e con il ritorno dell’orario estivo si è registrato purtroppo il forte calo.

Ovviamente le cancellazioni di svariate rotte e l’abbandono di alcune aviolinee (soprattutto la Blue Air) hanno decretato un vuoto che non sarà facile colmare in breve tempo.

Ci si augura nei prossimi mesi l’apertura di nuove rotte che possa incrementare il traffico, anche se per ora non vi sono novità.

Inaugurato il nuovo Centro di ascolto spaziale alla ALTEC

Nel sistema spaziale mondiale, Torino sempre più si avvicina al Lyndon B. Johson Space Center di Huston nel Texas, grazie all’inaugurazione del Rover Operations Control Center (ROCC), avvenuta il 30 maggio presso gli stabilimenti della ALTEC (Aerospace Logistic Tecnology Engineering Company) di Corso Marche, dove sono pure situati gli stabilimenti della Thales Alenia Space.

Donato Amoroso ceo della Thales Alenia Space in Italia durante la conferenza

Questo sarà il luogo dove verranno pianificate, monitorate, comandate e controllate tutte le operazioni che il rover di ExoMars svolgerà sulla superficie di Marte. Le postazioni di comando, con le tecnologie tra le più avanzate, saranno operative a partire dal 2020, quando dalla base spaziale di Baikonur partirà un razzo Proton con a bordo la navicella della seconda spedizione di ExoMars (la prima è avvenuta nel 2016), che dopo un viaggio interplanetario di otto mesi arriverà su Marte. Questa nuova missione di esplorazione scientifica e robotica è condotta dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea), in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Russa Roscosmos, ed il contributo della NASA (National Aeronautic and Space Administration).

Dal centro operativo torinese saranno controllati i movimenti del veicolo a sei ruote “Rosalind”, così battezzato in onore della famosa scienziata Rosalind Franklin che aveva dato un contributo fondamentale negli studi della struttura del DNA.

È questo il primo “rover” realizzato dall’Europa per l’esplorazione su Marte, ed il capoluogo torinese, durante lo svolgimento degli esperimenti, sarà la principale sede europea della missione scientifica, di cui possiamo sicuramente andare fieri.

Questa seconda missione il veicolo spaziale è costituito da un Carrier Module e da un Modulo di Discesa (Descent Module), sulla cui piattaforma di atterraggio viene alloggiato il rover.

Nel mese di marzo 2021, il Modulo di Discesa si separerà dal Carrier per eseguire la fase di ingresso nell’atmosfera del pianeta per far atterrare, il 19 marzo, la piattaforma di costruzione russa, con il rover a bordo.

In seguito, tramite una apposita rampa, il veicolo inizierà l’esplorazione della superficie che durerà 218 giorni marziani, circa 230 giorni terrestri (il giorno marziano è di 24 ore e 40 minuti circa).

Uno dei compiti principali della missione è quello dell’acquisizione di campioni del suolo di Marte perforando il terreno con una trivella (o drill) fino ad una profondità di due metri, per poi analizzare quanto raccolto attraverso speciali tecniche spettrometriche, con lo scopo di cercare eventuali tracce di vita, presente o passata.

Secondo i ricercatori solo da tale profondità è possibile trovare eventuali attività biologiche, che a profondità minori sarebbero distrutte dalle radiazioni cosmiche.

La società Leonardo è la responsabile dello sviluppo, della produzione e dell’integrazione della trivella, un grande progresso e vanto della tecnologia italiana.

Il rover mentre scende dalla piattaforma

Il rover, che con le sue sei ruote dentate è in grado di viaggiare autonomamente, analizzando all’interno del suo laboratorio i prelievi di terreno per poi trasmettere i dati al TGO in orbita che a sua volta farà da ponte aereo verso la Terra e trasmetterli al Centro di Controllo del Rover (ROCC) della ALTEC di Torino.

La programmazione delle attività del rover avverrà ogni giorno sulla base dei dati ricevuti in modo da studiare in dettaglio l’ambiente marziano e calcolare i possibili rischi che incontreranno le future esplorazioni umane, tutto ciò reso possibile grazie ai tecnici e scienziati delle due società torinesi, la ALTEC e la Thales Alenia Space.

Interessante la visita negli stabilimenti della ALTEC, nell’area appositamente preparata, di 20 metri per 16, dove è stato ricostruito il suolo del pianeta rosso, con diverse tipologie di terreno, con rocce, quarzite e pozzolana di tufo.

Durante la dimostrazione sono state effettuate alcune manovre del rover che ha simulato quello che avverrà durante la missione di ExoMars 2020; su tale area è stato allestito anche un sito dove sarà possibile effettuare prove di perforazione con la trivella.

Il settore dei voli spaziali, anche quelli commerciali, è in pieno fermento e con il lancio delle nuove navette, presto a Taranto Grottaglie nascerà il primo spazioporto italiano, destinato ai voli suborbitali per il turismo spaziale ed al loro rientro sulla Terra.

Un Airbus della British Airways nei colori “retro” della BEA

L’Airbus A319 nella colorazione retro “BEA”

Grande sorpresa giovedì 25 aprile quando all’aeroporto di Caselle è arrivato da Londra l’Airbus A319-131 marche G-EUPJ della British Airways nella vecchia colorazione della BEA (British European Airways), compagnia inglese che aveva collegato per diversi anni il nostro scalo, compagnia che poi si è fusa con la BOAC (British Overseas Airways Corporation) nel 1974, diventando l’attuale British Airways (BA).

La compagnia di bandiera inglese, per festeggiare i 100 anni dal primo collegamento avvenuto nel 1919, ha deciso di dipingere alcuni velivoli con i vecchi colori del passato. I velivoli riverniciati “retro” sono tre quadrigetti Boeing 747-400: uno nella livrea BOAC (utilizzata dal 1964-1974), il secondo nei colori British Airways “Negus” (1974-1980), ed il terzo nei colori British Airways “Landor” (1984-1987); un quarto velivolo, un bireattore Airbus A319, è stato invece verniciato nella livrea BEA (1959-1968), che si distingueva per il vistoso logo “Red Square”.

La BEA, creata per i collegamenti continentali europei e nazionali, venne fondata nel 1946 ed il suo primo servizio di linea regolare avvenne il 1° agosto 1946 sulla rotta Northolt, Marsiglia, Roma e Atene.

La BOAC invece era destinata prevalentemente per i collegamenti intercontinentali inglesi.

Le origini dell’attuale British Airways vengono fatte risalire al 5 ottobre 1916, quando George Holt Thomas diede vita alla Aircraft Transport & Travel (AT&T). Per varie ragioni si dovette attendere fino al 25 agosto 1919, quando la compagnia, prima al mondo effettuò il primo collegamento giornaliero internazionale, collegando Londra a Parigi.

Attualmente la British Airways collega il nostro scalo con Londra Gatwick, e la livrea odierna, adottata ormai da diversi anni, è denominata “Chatham Dockyard”.

Panoramica delle varie livree: da sinistra a destra i B.747 nei colori “BOAC”, “Negus” e “Landor”, ed gli A319 colori BEA e l’attuale “Chatham Doskyard”.

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