La via fu promossa da Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto, primo imperatore romano dal 27 a.C. al 14 d.C. La costruzione iniziò nel 13 a.C. allo scopo di completare il collegamento stradale, lungo circa 962 Km, tra Roma e Arles, nell’allora Gallia. Dalla città imperiale si risaliva lo Stivale in direzione nord sulla via Aurelia per raggiungere la via Scauri – Aemilia la quale attraverso il passo della Cisa portava a Parma e Piacenza.
Da quest’ultima la via Julia Augusta proseguiva per Tortona, Acqui Terme, Vado Ligure, Albenga, Ventimiglia poi in Gallia raggiungeva La Turbie ed infine Arles dove si immetteva sulla via Domizia, prima strada romana costruita in Gallia, antico collegamento tra Torino e la Valle del Rodano con la Spagna.
Ritornando alla via del titolo, il tratto al quale ci riferiamo è compreso tra Ventimiglia e Ponte San Ludovico. Un cammino costiero di undici chilometri circa su panoramici sentieri o mulattiere, dove non mancano brevi percorsi su strada asfaltata ma comunque sempre su marciapiede. A volte si è a picco sul mare, altre volte alti su insenature suggestive e pittoresche circondate da scogliere ricoperte di fitta e colorata vegetazione.
Dalla stazione ferroviaria di Ventimiglia iniziamo il cammino seguendo il probabile percorso voluto dall’imperatore. Imboccata via Repubblica si superano i giardini pubblici giungendo al fiume Roia.
La passerella Squarciafichi porta sull’altra sponda per seguire a destra la via Trossarelli fino oltre la Porta Marina dove deviamo a sinistra sulla Discesa Porta Marina; giungendo in via Biancheri nuova deviazione a sinistra su via Falerina la quale raggiunge Piazza della Cattedrale, il centro monumentale di Ventimiglia Alta.
Sulla piazza si affacciano la Cattedrale dell’Assunta (XII sec.), il complesso monastico delle Canonichesse, il Palazzo Episcopale e l’ex Municipio.
Dalla piazza si prosegue sulla caratteristica via Garibaldi fino a Porta Nizza, oltre la quale scendiamo a sinistra sulla via Aurelia.
Guadagnato il marciapiede a lato mare la direzione è verso il confine per circa duecentosessanta metri fino ad incontrare alla sinistra il Forte dell’Annunziata. Fatto costruire dai Savoia nel 1831, disarmato nel 1884, dal 1990 ospita il Museo Archeologico “Girolamo Rossi”.
Ritornati sul marciapiede, percorsi qualche centinaio di metri incontriamo sul versante a monte la deviazione per Ville da seguire fino ad una successiva deviazione che in un centinaio di metri sale a Porta Canarda. Costruita nel XIII secolo, costituiva l’ultimo baluardo occidentale in prossimità di Ventimiglia. Ritornati sulla via delle Ville scendiamo fino ad intercettare un passaggio nel muretto a mare segnalato da un cartello del WWF dove una breve discesa porta ad uno stradello con staccionata. Ad un bivio deviamo a destra, come a destra deviamo al successivo. Ad una curva il simbolo del WWF rimanda a sinistra per seguire il percorso diretto alla via Aurelia, in località Latte, sulla quale si percorreranno circa cinquecento metri sul lato a mare (attenti ai segnavia freccia gialla!) fino ad imboccare e seguire la Via Romana. Superato il ponte sulla ferrovia si raggiunge il Rio Latte, il percorso avanza tra due muraglioni che terminano difronte a Villa Massa.
Svoltando a destra passiamo sotto alla ferrovia e in breve ritorniamo sulla via Aurelia dove proseguiamo fino all’imbocco della galleria Mortola. Alla sinistra della galleria una scalinata sale a congiungersi con l’acciottolato diretto al mare proveniente dall’abitato di Mortola.
Percorrendolo in discesa si giunge ad un bivio, tralasciando alla sinistra l’accesso al mare si segue la recinzione di Villa Hanbury (villa e giardino botanico) fino a transitare tra due muraglioni sul tratto meglio conservato del vecchio tracciato della Via Romana.
Una zona molto panoramica, ricca di vegetazione mediterranea a ridosso della scogliera che lasciamo forzatamente per sbucare a fianco dell’ingresso opposto della galleria Mortola. Ritornati sul marciapiede, superata una galleria il percorso prosegue per circa duecentocinquanta metri, raggiunta una scaletta scende verso il mare, si affianca alla ferrovia, risale alcuni scalini a destra e va a scavalcare la ferrovia, proseguendo verso ovest incontra ancora degli scalini che danno accesso ad una stupenda spiaggia.
In assenza di mareggiate si aggira lo sperone roccioso dei Balzi Rossi (caverne preistoriche) giungendo all’omonimo Museo Preistorico ed all’itinerario pedonale che si addentra tra le grotte.
Attraversata la zona residenziale si raggiunge il piazzale della frontiera italo–francese di Ponte San Ludovico.
Il ritorno a Ventimiglia è tramite ferrovia dalla vicina stazione di Menton Garavan raggiungibile proseguendo per circa un chilometro sulla passeggiata a mare poi svoltando a destra all’indicazione “Gare SNCF”.
Cartografia: volantini da Ufficio IAT di Ventimiglia