Le truffe esistono fin dall’antichità, cambiano e si evolvono con il mutare della società e dei bisogni.
Perché siamo ancora vittime delle truffe? Eppure ne veniamo messi in guardia in continuazione! Succede perché la nostra mente ha la tendenza a prendere decisioni affrettate per risparmiare tempo ed energia mentale, anziché scegliere la soluzione più logica, che richiederebbe più fatica mentale e ragionamento.
I truffatori conoscono bene come funziona la psiche umana, sanno che se siamo messi alle strette diventiamo irrazionali: per questo motivo ci propongono soluzioni interessanti, facili guadagni, a patto che accettiamo con rapidità, oppure fanno leva sulla nostra paura per portarci a fidarci di loro senza neppure ragionare.
Io stessa, oppure i miei famigliari, abbiamo rischiato più volte di essere raggirati. Proprio in questi giorni mio marito ha messo in vendita la propria auto su internet. La prima persona che lo ha contattato era un truffatore, che si mostrava molto interessato all’acquisto ma chiedeva a mio marito di inserire i dati dell’auto su un certo sito internet per avere una valutazione imparziale del veicolo. Il truffatore ha cercato di impietosire mio marito per convincerlo, dicendo che lui avrebbe comprato sicuramente l’auto, ma essendo in passato stato imbrogliato, necessitava proprio di quella valutazione! Dopo una breve ricerca su internet, scopriamo che si tratta di una truffa: si chiede 20 auro a ogni poveraccio che si fa fare la valutazione dell’auto! In questo caso, prendere tempo per acquisire informazioni ci ha salvato.
Qualche tempo fa avevo messo in vendita su un sito internet alcuni mobili. In quel momento, la truffa che andava per la maggiore era contattare il venditore e mostrare un interesse esagerato per l’oggetto ma, che per via della distanza, l’acquirente avrebbe mandato un corriere di sua fiducia a ritirare la merce. Per ottenere il pagamento però, il venditore doveva recarsi allo sportello del Postamat più vicino e seguire le indicazioni telefoniche dell’acquirente che avrebbe dettato dei codici. In realtà, così facendo, il venditore a sua insaputa trasferiva sulla Postepay del truffatore il denaro corrispondente al costo della merce. In quel periodo sono stata contattata da più persone che recitavano proprio questo copione: la prima volta non ero a conoscenza di questa truffa ma non avevo accettato perché mi pareva macchinosa la modalità di pagamento proposta, in un’epoca dove chiunque dispone di un conto online. Solo in seguito, facendo ricerche, ho appreso che era una truffa molto diffusa.
Ad ogni età si può essere vittima di truffe, ma ancora di più quando si diventa anziani perché il cervello, dopo i 70 anni, a causa della perdita fisiologica dei neuroni, ha difficoltà a prestare attenzione a troppe informazioni contemporaneamente e necessita di più tempo per ragionare e prendere decisioni. I truffatori portano le persone a prendere decisioni in tempi rapidi, cosa che invece manda in confusione un anziano che ha difficoltà a seguire discorsi complicati.
Gli anziani frequentano meno internet e rimangono le vittime preferite delle classiche truffe nel mondo reale. Il truffatore fa leva sul desiderio di guadagni facili, ha un aspetto rassicurante e benevolo, si presenta a nome di enti o autorità a cui si ha il timore di dire di no, oppure fa leva sulla paura di non essere a posto con la giustizia (dimostrare che le banconote che si possiedono non sono false) o fa emergere problemi che riguardano la salute o la burocrazia. Le vittime tendono a non denunciare la truffa per vergogna di essere considerati dei creduloni, per timore di finire a propria volta nei guai quando sono state spinte a fare cose ai limiti della legalità. Quando vivono soli, gli anziani hanno paura di venire considerati dai famigliari come persone non più in grado di badare a sé.
Certe volte i truffatori sono abili e si prendono tempo per reperire informazioni sulla possibile vittima. Una volta si usava pedinare il malcapitato, per capirne gli spostamenti e gli interessi, ma ora bisogna stare attenti al mondo dei social. La nostra voglia di essere noti ci porta a diffondere le delle informazioni riservate rendendole alla portata di chiunque. Solo recentemente sono stati smascherati i ladri dei vip, che ne studiavano i movimenti attraverso i social, tanto da avere la certezza di quando poter entrare in casa loro e non trovare nessuno per rubare indisturbati!
Vittime di truffe e raggiri possiamo esserlo tutti, dai vip alle persone comuni, giovani e anziani… la cosa importante è, se capita, non chiudersi nel silenzio o colpevolizzarsi, perché questo ci porta alla depressione. Bisognerebbe invece rimanere sempre aggiornati su quale sia la truffa del momento, perché i truffatori sono davvero molto creativi. Una buona abitudine è quella di consultare il sito della Polizia Postale, per non farci cogliere impreparati quando potremmo essere noi il bersaglio.