“Progetto Crescere”, per iniziare a vivere meglio

 Osteopatia, maternità e infanzia

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Ezio Fiorio, da tempo, è uno dei più apprezzati osteopati italiani. Docente nelle scuole di formazione e specializzazione, nel corso degli anni ha affinato il suo modo di approcciare l’osteopatia, passando da un ambito meramente strutturale a qualcosa di decisamente più universale, in grado di soddisfare ogni esigenza di condizione e d’età. Per aiutarci a iniziare a vivere meglio.

L’abbiamo incontrato per farci raccontare cos’è il “Progetto Crescere”.
“Un’idea frutto della consapevolezza professionale di alcuni operatori sanitari che da molto tempo si occupano del benessere del bambino/a e delle mamme. Stiamo parlando del periodo che va dalle prime settimane di gravidanza alla prima infanzia, frequentemente accompagnato da dubbi e incertezze per i genitori su “cosa fare e come fare”. Domande sul benessere dei figli che Cristina Alleri infermiera pediatrica, Antonella Lionetti, ostetrica e osteopata ed io, Ezio Fiorio osteopata e massofisioterapista ci sentiamo rivolgere quotidianamente. Ci sono alla base l’evidente difficoltà, da parte dei genitori, di affrontare situazioni piuttosto frequenti dove, ad esempio, la malattia non è ancora comparsa ma il malessere è evidente o su cosa sia meglio fare per aiutarli a crescere nel modo migliore possibile. Si trovano cosi’ sballottati tra consultare il pediatra, i consigli dei parenti, il “dr. Google” e un’ansia che cresce spesso ingiustificata ma comprensibile.
Si è pensato allora ad una realtà preventivamente connessa e con una sede di riferimento stabile, fondata su una reale multidisciplinarità che possa indicare ai genitori la strada migliore per affrontare il problema insorto, cogliendone la gravità e il percorso da seguire.
“Progetto crescere” vuole essere lo strumento per fugare le incertezze delle famiglie e ridurre il carico del pediatra con consulti spesso inappropriati e superflui che si risolvono con il successivo invio, da parte del medico,  ai nostri studi.
Questo è possibile grazie alle diverse ma integrate professionalità degli operatori: ostetrica, infermiera pediatrica, osteopata, psicologo dell’età evolutiva, logopedista, ortodontista, neuropsicomotricista, fisioterapista ed altri ancora. “

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– Come è nata l’idea di “ Progetto Crescere”?
“Come spesso accade in questi casi da un confronto costante ma non programmato, legato alla collaborazione tra professionisti, che fanno da sempre della multidisciplinarità un credo e un fattore di crescita professionale. Convinzione che nel tempo è diventata una filosofia che ha trovato in chiacchierate tra amici la forza di emergere in qualcosa di concreto. L’idea cioè che i problemi dei bambini debbano essere affrontati come caso singolo, soggettivo, tenendo conto delle condizioni generali che caratterizzano il pazientino cosi’ che possano emergere quelle specificità individuali che aprano ad una visione differente dalla sola dicotomia malattia/salute.”

– Quindi, se ho capito bene, un’attenzione rivolta al bambino come essere, non tanto a una qualche malattia?-
“È convinzione comune, basata sulle ultime notizie che giungono dalle     Neuroscienze e dall’esperienza accumulata sul campo dal gruppo di lavoro, che la salute degli individui sia la risultante del lavoro integrato tra i diversi sistemi biologici mediati da molecole e particelle che gli ultimi studi dimostrano essere fondamentali per il mantenimento della salute. La medicina negli ultimi anni ha fatto passi da gigante nello studio delle malattie. Tutti sappiamo bene però, che nella vita di tutti i giorni esiste uno spazio dove la malattia non è ancora comparsa ma il malessere è evidente. Nell’adulto questo è gestibile grazie alla coscienza del proprio corpo (anche se questo è un argomento delicato che ci porterebbe molto lontano, fuori dal contesto), nel bambina/o piccolo queste difese mentali non ci sono, pertanto, l’unica manifestazione possibile è il pianto o atteggiamenti comportamentali all’apparenza incomprensibili. A volte il bambino risolve autonomamente il problema sviluppando compensi, quali ad esempio le asimmetrie posturali che potrebbero avere conseguenze sul suo sviluppo muscoloscheletrico. Questi disequilibri sono arginabili risolvendo lievi incoerenze funzionali, non legate a malattia ma dovute a piccoli problemi di carattere generale, dove una funzione influenza l’altra con il risultato di un’immaturità funzionale e la manifestazione del disagio. “

-Interessante. Quindi, più prevenzione che cura, in sostanza…-
“Esatto. Naturalmente le competenze dei singoli operatori vanno anche a sostegno della terapia medica in tutte quelle situazioni che la richiedano.
“Progetto Crescere”, però, è un qualcosa che ricerca la stabilizzazione della salute, vuole anticipare la malattia cogliendo i segni del disagio del bambino. Attraverso la stretta collaborazione preventiva tra le varie discipline mira allo sviluppo dell’individuo in crescita quale risultato di un equilibrato processo di maturazione. Ci poniamo perciò l’obiettivo di creare una condizione di integrazione e stabilità che favoriscano la risposta dei sistemi di difesa e autoregolazione del bambino. L’intervento dell’ostetrica in gravidanza o nelle prime settimane di puerperio, il delicato tocco dell’Osteopata sul neonato o i consigli comportamentali e ambientali dell’Infermiera pediatrica sono quasi sempre risolutivi.
Qualora si sconfinasse in altri campi, la stretta collaborazione con pediatri specialisti e/o con figure sanitarie specifiche permetterà un rapido consulto.”

– In chiusura, quali sono i motivi principali per cui una mamma dovrebbe rivolgersi a Progetto Crescere?-
·  “     Condizioni di difficoltà della futura mamma, la volontà di prepararsi al meglio al parto, fugare timori relativi al parto;
·       difficoltà nell’allattamento, disturbi del sonno, asimmetrie del corpo, del cranio o degli arti;
·       atteggiamenti disfunzionali del sistema motorio;
·       disturbi del sistema gastroenterico (reflusso GE, stipsi, coliche)

Ripeto, attraverso lo studio delle caratteristiche del bambino/a, dell’ambiente e delle relazioni, è possibile per gli operatori di Progetto Crescere agire sul neonato o bambino, direttamente con tecniche osteopatiche dolci e/o con consigli guidati ai genitori su come interagire con il bambino al fine di giungere ad una risoluzione del problema.”

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Elis Calegari
Elis Calegari è nato a Caselle Torinese il 24 dicembre del 1952. Ha contribuito a fondare " Cose Nostre", firmandolo sin dal suo primo numero, nel marzo del '72, e, coronando un sogno, diventandone direttore responsabile nel novembre del 2004. Iscritto all' Ordine dei Giornalisti dal 1989, scrive di tennis e sport da sempre. Nel corso della sua carriera giornalistica, dopo essere stato collaboratore di prestigiose testate quali “Match Ball” e “Il Tennis Italiano”, ha creato e diretto “Nuovo Tennis” e “ 0/15 Tennis Magazine”, seguendo per più di un ventennio i più importanti appuntamenti del massimo circuito tennistico mondiale: Wimbledon, Roland Garros, il torneo di Montecarlo, le ATP Finals a Francoforte, svariati match di Coppa Davis, e gli Internazionali d'Italia per molte edizioni. “ Nuovo Tennis” e la collaborazione con altra testate gli hanno offerto la possibilità di intervistare e conoscere in modo esclusivo molti dei più grandi tennisti della storia e parecchi campioni olimpionici azzurri. È tra gli autori di due fortunati libri: “ Un marciapiede per Torino” e “Il Tennis”.

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