A piedi, per imparare a distinguere l’essenziale dal superfluo

Beppe Lianza è l'inventore del “ Cammino delle Valli”

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“La vita è un viaggio da  fare a piedi” non è solo la frase che accompagna tutti coloro che intraprendono “Il Cammino delle Valli”, percorso ad anello di 103 chilometri che parte e termina a Caselle, ma è il motto che meglio rappresenta Beppe Lianza, colui che il nuovo cammino l’ha ideato e creato. Beppe lo trovi, instancabile ed entusiasta, nella sede che condivide con l’associazione “La  Stella Polare”, il luogo dove accoglie i camminatori, fornendo  loro la Credenziale ( un vero passaporto dove verranno apposti i timbri dell’avvenuto passaggio ) e la pergamena finale che attesta l’effettuazione del percorso. Ma questa sede  rappresenta anche la vera  anima di Beppe: un pezzo di vita dedicato ai cammini, perché è nella lentezza  e nella fatica che  si scopre un nuovo modo di stare al mondo.
“La passione per la montagna e i cammini – esordisce Beppe – penso di averla nel DNA.  Mia madre infatti  mi racconta che già da piccolo ero in perenne movimento. La mia vita da “pellegrino” ha avuto inizio nel 2016: 1000 chilometri percorsi in bicicletta da Lourdes a Santiago di Compostela che mi hanno aperto il cuore e la mente. Da allora non mi sono più fermato: i piedi sono diventati il mio mezzo di trasporto e uno zaino da 30 litri il mio bagaglio in spalla! Nel 2019 ho sfidato la solitudine percorrendo, in 600 chilometri, il “Cammino primitivo”  che da Oviedo raggiunge Santiago valicando le montagne della cordigliera Cantabrica, nelle Asturie. Queste esperienze così intense mi hanno cambiato la vita,  dandomi la possibilità di riscoprire me stesso attraverso i tanti compagni di viaggio incontrati lungo la strada con i quali ci si confida e si creano spesso legami che durano nel tempo. Ma soprattutto il cammino ha modificato il mio stile di vita: ho imparato a distinguere l’essenziale dal superfluo, l’apparenza dalla sostanza.  Insieme ad un gruppo di amici, nel periodo della pandemia, ho percorso i sentieri della nostra splendida  Italia: La Via degli Dei, il cammino d’Oropa, la Via degli Abati, il cammino dei Borghi Silenti, in Umbria… Impossibile scegliere, ognuno di essi  porta con sé emozioni e ricordi indelebili; fu proprio al ritorno dall’esperienza umbra, nel gennaio del 2022, che decisi di creare un cammino nelle nostre valli. Le idee le avevo già in testa così come i luoghi, tutti a me familiari: doveva essere un percorso breve, ad anello e  accessibile a chiunque, che valorizzasse le bellezze naturali e non solo, delle nostre montagne, toccando quattro valli : la Val Grande, la Val d’Ala, la Val di Viù, la Val di Tesso e quella del Malone. Non è stato facile mettere in moto un sistema organizzativo che prevedeva di verificare la fattibilità del percorso sul piano pratico ed operativo, di richiedere i permessi a tutti i comuni attraversati, di attivare l’ospitalità nei vari luoghi-tappa vincendo spesso  le diffidenze di chi mi credeva un po’ matto.

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Mi sono occupato di tutto in prima persona, contattando a uno ad uno  i comuni interessati: Caselle (inizio e fine del cammino), Nole, Villanova, Lanzo, Traves, Mezzenile, Ceres, Monastero di Lanzo, Coassolo, Corio, San Carlo e San Francesco al Campo. Non mi sono arreso, ho cercato di superare gli inevitabili ostacoli burocratici, iniziando a creare le prime importanti alleanze: ho pensato che il mio sogno stava diventando realtà quando ho cominciato a ricevere le telefonate dai bed and breakfast che mi chiedevano di essere inseriti nel circuito. Ancora oggi la guida del cammino è in continua evoluzione perché si stanno aggiungendo sempre nuove strutture e privati che offrono accoglienza. Essere finalmente ritenuto credibile e percepire intorno a me lo stesso mio entusiasmo, mi hanno aiutato a non desistere : il mio progetto, dopo un anno di intenso lavoro, ha potuto avere inizio. Dopo questi primi sei mesi di vita, posso ritenermi molto soddisfatto dei risultati ottenuti: circa 400 persone sono passate dalla sede per chiedere le credenziali; i social e il passa-parola nei gruppi di camminatori gli hanno dato visibilità e il fatto che sia un cammino breve, di 4 giorni, l’ha reso fattibile da tutti, anche da chi lavora. Naturalmente il cammino è in evoluzione: dopo il primo rodaggio, sto migliorando e ultimando la segnaletica che deve essere chiara e ben visibile. Con enorme piacere sto constatando come anche l’economia dei piccoli centri attraversati dal cammino stia cambiando, spesso vengo contattato da chi vuol farsi conoscere dai pellegrini e chiede che si faccia un piccola deviazione per offrire uno spuntino o anche solo far ammirare qualcosa di bello che si è costruito. Tra i miei progetti futuri c’è l’idea di aggiungere un “cammino alto delle Valli ” che offra l’opportunità  di esplorare altre borgate delle nostre bellissime montagne. Un ringraziamento particolare va ai fantastici ragazzi della Stella Polare con cui abbiamo organizzato camminate solidali finalizzate all’acquisto di una carrozzina da montagna, perché insieme si può tutto! In quanto a me, continuerò a camminare: la Via del Sale che collega le Alpi piemontesi e francesi al Mar Ligure rappresenterà il mio ventitreesimo cammino  e ho già acquistato i biglietti aerei che mi porteranno nuovamente in Galizia per affrontare il “Cammino Sanabrese” così da  ritornare, su altre strade, al luogo del mio cuore: Santiago di Compostela”.
Ultreya e Buen Camino, Beppe!
“Se desideri vedere le valli, sali sulla cima della montagna; se vuoi vedere la cima della montagna, sollevati fin sopra le nuvole; ma se cerchi di capire la nuvola, chiudi gli occhi e pensa”.

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