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Comune di Caselle Torinese
sabato, Luglio 27, 2024

    Spotter Day al 6° Stormo di Ghedi

                                                                        Un Tornado ECR in atterraggio

     

    In occasione delle celebrazioni dei Cento anni dell’Aeronautica Militare, in tutta Italia sono state organizzate delle giornate aviatorie dedicate agli appassionati di aviazione, i cosiddetti “spotter days”.

    Uno di questi si è svolto all’aeroporto militare “Luigi Olivari” di Ghedi (Brescia), sede del 6° Stormo, i famosi “Diavoli Rossi”.

    A fare gli onori di casa il colonnello Giacomo Lacaita che ha ringraziato i presenti augurando un buon tour fotografico, organizzato espressamente per gli appassionati ansiosi di iniziare le riprese fotografiche ai velivoli presenti sulla base.

    Durante lo “spotter day” è stato possibile fotografare i due tipi di velivoli attualmente in servizio con il 6° Stormo, i Tornado IDS/ECR e i nuovissimi F-35 Lightning II, questi ultimi conosciuti anche come JSF (Joint Strike Fighter).

    I bireattori Tornado IDS/ECR, dopo più di 40 anni di onorato servizio, sono in fase di dismissione che vengono gradualmente sostituiti dai nuovi velivoli di 5^ Generazione, i monoreattori F-35A, velivoli chesono entrati in servizio alla fine dell’anno scorso con il 6° Stormo, tramite il dipendente 102° Gruppo.

    Attualmente i Tornado IDS sono ancora la spina dorsale del 154° Gruppo Volo, reparto specializzato all’attacco al suolo/interdizione; dopo il passaggio del 102° Gruppo sull’F-35A, il 154° ha ereditato anche il
    ruolo OCU-Operational Conversion Unit, mentre i Tornado ECR, versione dedicata alla soppressione delle difese aeree nemiche è utilizzato prevalentemente dal 155° Gruppo.

    Durante la nostra visita molto, ben organizzata da tutto il personale preposto per l’occasione, è stato possibile assistere alle fasi pre-volo dei Tornado e poi alle partenze sia dei Tornado che degli F-35A, che con i postbruciatori accesi hanno effettuato decolli mozzafiato.

    Numerosi i passaggi in formazione o in solitaria dei velivoli che si sono esibiti in volo con alcune manovre acrobatiche di tutto rispetto, allietando non solo i fotografi presenti ma anche il personale militare che ci ha accompagnati e seguiti per tutta la durata dello “show”.

    Graditissima sorpresa il passaggio finale in volo di una formazione composta da un AMX e due Eurofighter del 132° Gruppo, appositamente giunto dalla base di Istrana. Mentre l’AMX ha fatto solo il passaggio,
    i possenti Eurofighter si sono esibiti con manovre ardite allietando ulteriormente tutti i presenti.

    Al termine dei voli, il rientro e il ritrovo nel grande hangar dove ci attendeva nuovamente il col. Lacaita, ormai al termine del suo mandato, per i saluti finali e per presentarci il nuovo comandante subentrante, il colonnello Luca Giuseppe Vitaliti.

    È stata una giornata indimenticabile e ci auguriamo che questo “spotter day” non sia un caso isolato dovuto alle manifestazioni del “Centenario”, ma che possa ripetersi in un prossimo futuro.

     

                                                                    Formazione a tre del modernissimo F-35A

    A Pratica di Mare festeggiati i 100 Anni dell’Aeronautica Militare

    Per la celebrazione dei 100 Anni dalla fondazione dell’Aeronautica Militare, all’aeroporto militare “Mario De Bernardi” di Pratica di Mare (Roma), hanno avuto luogo due grandi manifestazioni aeree, con l’apertura gratuita al pubblico di questa importante base della nostra Forza Aerea.

    È stato anche possibile fare un tuffo nel passato visitando il “Campo 100”grazie a un percorso apposito ( visto dall’alto rispecchiava il logo dei “100 Anni”…) dove erano esposti oltre 24 velivoli impiegati in questo secolo dall’Aeronautica Militare: dai primi aerei in legno e tela come il Bleriot, il Gabardini, a quelli come i Macchi
    M.C.202 dell’ultimo conflitto mondiale o il come il Macchi M.C.72 ancora oggi detentore mondiale di velocità tra gli idrovolanti. Tra tutti questi aerei esposti grande ammirazione di due “chicche” provenienti dal Museo Leonardo di Caselle Torinese: il mitico S.V.A. 9 ed il Fiat
    G.91.

    Bellissime le ambientazioni che raffiguravano le varie epoche di attività con figuranti nei costumi del tempo intenti nelle loro varie mansioni: piloti, meccanici e una postazione infermieristica con tanto di crocerossina intenta nei preparativi medici.

    In mostra statica la presenza di oltre 40 velivoli, sui quali era possibile effettuare una visita salendo a bordo: letteralmente preso d’assalto l’aerorifornitore KC-767A, ma anche il C-27J, il C-130J, il pattugliatore P-72, l’Eurofighter e molti altri compreso, il segretissimo bireattore G.550 CAEW (Conformal Airborne Early Warning),
    una piattaforma da supremazia aerea dalle molteplici funzioni.

    Cosa assai curiosa, dato il caldo quasi insopportabile, in statica è stato preso d’assalto anche il mitico bimotore C-47, negli sgargianti colori del vecchio reparto radiomisure, le cui grandi ali sono servite da ombrellone per centinaia di visitatori che hanno cercato un po’ di refrigerio sotto la sua ombra.

    Assai ricco il programma delle esibizioni in volo dove si sono avvicendati in solitaria o in formazione decine e decine di aerei tra cui l’ammiratissimo trimotore Caproni Ca.3r, che è stato il primo bombardiere strategico della storia dell’aviazione concepito dall’Ing. Gianni Caproni nel 1913.

     

          Il Caproni Ca.3r, I-ZANA di Zanardo durante l’esibizione

    Il velivolo che si è esibito in volo è la più grande riproduzione volante mai realizzata in Italia, e ha effettuato il primo volo dopo la rimotorizzazione l’8 giugno 2023, appena in tempo per poter
    partecipare al “Centenario”.

    L’aereo decollato dall’Aviosuperficie di Nervesa della Battaglia (TV), dove è basato, era pilotato da Daniele Beltrame e Fabio Consoli, ed è atterrato a Pratica effettuando solo due tappe con un trasferimento in
    volo entusiasmante da parte del proprietario, il famoso, per gli addetti ai lavori, Daniele Zanardo pilota per passione e fondatore della Jonathan Collection – Aerei Storici Famosi.

    L’altra “chicca” molto attesa è stata la presenza del Fiat G-91R rimesso in volo e immatricolato I-AMIC, e che aveva effettuato il primo volo solo il 14 giugno decollando dalla pista dell’aeroporto militare di San Damiano (Piacenza).

     

           Il Fiat G.91R nei colori PAN

    Attualmente è l’unico esemplare volante del famoso “Gina”, ed il progetto di recupero risale all’ottobre del 2021, con inizio dei lavori di restauro nel 2022. Alla riuscita di questa grande fatica, per riportare in volo un G.91, ha partecipato anche la società Leonardo grazie ai gruppi di volontariato dei Seniores e a quelli del
    GAVS (Gruppo Amici Velivoli Storici) sezione di Torino. Chissà se avremo la fortuna di rivederlo anche a Caselle suo luogo di nascita…

    L’aereo è stato verniciato nella brillante livrea delle Frecce Tricolori, la nostra Pattuglia Acrobatica Nazionale con il numero di coda “Pony 10”, che è entrato a far della numerosa collezione di Volafenice di Renzo Catellani, insieme ad un Macchi MB-326 biposto e MB-326K monoposto.

    Attesissimo ed ammiratissimo anche il TF-104G/ASA-M “Black Beauty” (exAeronautica Militare), giunto dall’America a bordo di un C-130J della 46^ Brigata Aerea, sulla Base di Grosseto, il 3 giugno, dove per
    decenni aveva svolto la sua vita operativa con il 20° Gruppo del 4°Stormo.

    Il velivolo attualmente appartiene alla Starfighter Aerospace, con base in Florida allo Shuttle Landing Facility di Cape Canaveral; per l’occasione la deriva del velivolo è stata dipinta con il logo dei “100 Anni”, 1923-2023 contornato dai 4 simboli dello stemma dell’AM sormontati dall’aquila, che è il simbolo araldico dei piloti militari
    e da sempre utilizzata in Italia.

    È la prima volta, dopo 20 anni, che un F-104 è ritornato in volo nel nostro Paese e forse sta balenando l’idea di restaurare e portare in volo anche in Italia il “cacciatore di stelle” con uno dei velivoli accantonati nei vari depositi militari italiani. Non sarebbe male rivederne uno “tutto nostro”, solcare i cieli italiani.

    Impossibile per ragioni di spazio elencare tutti i velivoli presenti, ma non possiamo non ricordare aerei che hanno fatto la storia dell’aviazione mondiale come lo “Spitfire”, i P-51 Mustang, con ben tre esemplari, il lucidissimo T-33A francese, il possente il P-47 “Thunderbolt”, o il leggendario P-38 “Lightning” anch’esso lucidato a specchio.

    Notevole, perché costruiti dalla Fiat Aviazione a Torino la presenza in volo di ben tre G.46 addestratori basici Aanni Cinquanta della nostra aviazione militare, con la speranza un giorno di poterne avere uno nel “nostro” museo casellese.

    A completare le esibizioni in volo numerose le formazioni come quella degli addestratori ad elica e a reazione, quella dei velivoli da trasporto, dei velivoli di Stato, fino al passaggio finale della formazione di 21 velivoli di ultima generazione composta da F-35, Eurofighter e T-346 (M-346), che nel cielo azzurro componevano il
    numero “100” a ricordo di questo splendido evento secolare.

    Come sempre alle Frecce Tricolori, con i suoi dieci velivoli,è toccata la conclusione della manifestazione: con le loro splendide figure acrobatiche e le scie tricolori onorano da decenni la nostra Patria.

    La partecipazione di questo evento storico da parte del pubblico è stata stimata in circa 250.000 persone, giunte da tutto il mondo, anche dalla lontana Australia. Una opportunità come questa che difficilmente rivedremo presto. Forse tra 25 anni.

     

               Il C-47 ce le sue ali…parasole

     

    Con i vari temporali estivi diverse volte sono stati dirottati velivoli dalla Malpensa; per questo motivo per la prima volta è atterrato a Caselle il Boeing 787-9 della compagnia araba Qatar.

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