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venerdì, Ottobre 4, 2024

    Quando arrivarono i mastodontici Tupolev Tu-114…


    Sessant’anni fa il nostro aeroporto visse momenti entusiasmanti in occasione dell’arrivo, il 9 ottobre 1963, del mastodontico aereo russo Tupolev Tu-114, della compagnia di bandiera Aeroflot, giunto per trasportare a Mosca centinaia di tifosi per assistere a una partita di calcio tra le nazionali di URSS e Italia.
    Nel pomeriggio, per assistere all’arrivo del velivolo, all’aeroporto si era radunata una folla di oltre duemila person, e trattenute a stento dai cordoni di sicurezza. Appena il Tu-114 matricola CCCP-76485 (il primo di una serie di voli) si arrestò di fronte alla aerostazione, la folla ruppe i cordoni della polizia attorniando l’aereo per poterlo ammirare da vicino e accogliendo con scrosci di applausi i piloti e le hostess appena si aprirono le porte del grosso “bolide” russo.
    Il quotidiano L’Unità il 10 ottobre 1963 così scriveva: “Poi il gruppo degli aviatori in divisa blu scura, e quello delle graziose hostess in azzurro, si sono mossi dirigendosi alla palazzina dove erano preparati i festeggiamenti ufficiali: la folla premeva, le mani si tendevano a salutare, il secondo pilota Vassilli Tonuschi, che spesso aveva guidato l’aereo di Kruscev, si è visto fermare da un uomo anziano con gli occhi lucidi che gli ha annodato al collo un fazzoletto tricolore e lo ha abbracciato”. Cose di altri tempi, impensabili oggi.
    A ogni membro dell’equipaggio venne offerta una medaglia ricordo, ricambiata con un modellino del Tu-144, dono della compagnia aerea russa.
    Oltre al primo Tu-114 “Cleat” (secondo le denominazioni NATO dei velivoli russi, tradotto significa “tacchetto”, nomignolo dato forse per gli alti carrelli di atterraggio che possono sembrare i tacchetti delle scarpe delle donne), a Caselle si avvicendarono altri quattro esemplari dello stesso tipo (CCCP-76470/76481/76483/76484) e almeno un bireattore Tupolev Tu-104 (CCCP-42395).

    Le richieste per assistere all’incontro furono il doppio dei posti offerti e previsti, limitati a cinque – seimila tifosi, che raggiunsero Mosca non solo a bordo degli aerei ma anche con trasporti speciali sia ferroviari sia con autopullman. Diverse furono le agenzie di viaggio coinvolte, tra cui la torinese Transitalia. Fu un vero ponte aereo che oltre Caselle coinvolse anche Milano e Roma.
    La molla che aveva attirato molte persone a intraprendere un così lungo viaggio (a quei tempi) non fu solo stata quella di assistere alla partita di calcio ma anche la possibilità di visitare la capitale dell’Unione Sovietica, a quei tempi non certo facilmente accessibile per gli occidentali. Nel pacchetto turistico, era anche compreso l’eventuale viaggio a Leningrado, oggi San Pietroburgo, per ammirare le sue bellezze artistiche e storiche.
    Per consentire di salire a bordo del velivolo, le cui porte di accesso erano situate a cinque metri di altezza, la SAGAT predispose delle scale appositamente modificate e allungate per consentire l’ingresso al velivolo.


    Molti curiosi rimasero a Caselle tutta la nottata per poi veder salire sull’aereo, il mattino successivo, i fortunati viaggiatori. All’epoca il Tupolev Tu-114 era il più grande aereo di linea commerciale con una lunghezza di 54,1 metri, una apertura alare di 51,1 m, una altezza di 15,5 m; il peso totale di 178.000 kg, un raggio d’azione di 8.200 Km, con una velocità massima di 890 Kmh e di crociera di 770 Kmh.
    L’aereo poteva trasportare fino a 200 passeggeri con un equipaggio di 10 persone. Era propulso da 4 turboelica Kuznetsov NK-12MV ognuno con otto eliche controrotanti per un totale di 32 eliche del diametro di 5,6 m, più del diametro di fusoliera che era di 4,2 m. Il muso era di tipo vetrato per il navigatore, sistema molto usato in diversi modelli russi. Una versione successiva, il Tu-114D, era in grado di collegare Mosca a Cuba, quasi 10.000 km, senza scalo. Di tutte le versioni ne furono costruiti in totale 33 esemplari, alcuni preservati ed esposti in vari siti tra cui diversi musei.
    Il primo volo avvenne il 15 novembre 1957 e 5 giorni dopo presentato all’aeroporto di Mosca-Vnukovo ai comandi del pilota collaudatore A.P.Yakimov.
    Il prototipo durante un “volo di prova” transatlantico (così era stato annunciato), i responsabili dell’USAF (United States Air Force) americana, increduli dell’alta velocità dichiarata dai russi, inviarono alcuni velivoli ad intercettare l’aereo per controllare se i dati erano veri o falsi, purtroppo per i tecnici statunitensi si rivelarono veri!
    A bordo dell’aereo c’erano il leader sovietico Nikita S. Kruscev e la sua delegazione che erano stati negli Stati Uniti per una visita ufficiale. Durante il viaggio di ritorno assistettero a un evento strano causato da una tempesta magnetica solare che mise fuori uso tutti gli strumenti di bordo. Infatti si verificarono delle fiamme blu alle estremità alari, delle eliche e di tutte le antenne di fusoliera. Le apparecchiature ripresero a funzionare dopo 90 minuti e l’aereo atterrò felicemente all’aeroporto della capitale sovietica.

     

    DANAIR – nuova compagnia a Caselle
    Dal 12 dicembre, inizierà il nuovo collegamento con Bacau, in Romania, operato dalla compagnia aerea rumena DANAIR, due volte alla settimana il martedì e il sabato, i cui voli sono già prenotabili.
    Questa compagnia nata nel 2017, inizialmente come operatore charter e basata a Bucarest, ha iniziato da quest’anno a gestire voli regolari di linea impiegando Airbus A320, con la livrea illustrata nella foto.
    Questa denominazione ci riporta indietro nel tempo quando per alcuni decenni ha operato, specialmente nel periodo invernale dei charter della neve, una delle più importanti compagnie aeree inglesi, la Dan Air London, fondata nel 1953 (70 anni or sono). A causa di problemi finanziari nel 1992 venne acquistata dalla British Airways per la simbolica somma di 1 sterlina. Il 27 novembre dello stesso anno venne rinominata British Airways (European operations of Gatwick) Ltd., diventando una low cost della compagnia di bandiera inglese.

     

    Nuovo collegamento Roma – Cuneo
    Dal 30 ottobre l’aeroporto di Cuneo Levaldigi è nuovamente collegato con Roma-Fiumicino con voli diretti effettuati dalla compagnia aerea altoatesina SkyAlps, che impiega i biturbina Bombardier/DHC Dash 8Q-400 da 76 posti. I voli con Roma vengono effettuati nei giorni di lunedì-martedì-giovedì-venerdì. Partenza da Roma alle 9 e 45 arrivo a Cuneo alle 11e 10, il ritorno a Roma alle 11e 55 arrivo alle 13e 15. Il prezzo del biglietto include il servizio di bordo con prodotti di alta qualità.
    Dopo l’abbandono da parte della Ryanair, l’aeroporto della “Granda” può nuovamente disporre di questa importante rotta, anche perché quando la compagnia irlandese decise di sospendere i voli con la Capitale i passeggeri annuali trasportati furono circa 46 mila, su un potenziale di traffico di circa 90 mila passeggeri. Forse troppo poco per la low cost irlandese.
    Come ha affermato la direttrice dell’aeroporto, Anna Milanese: “La rotta su Roma è strategica e richiesta dai passeggeri….Questo nuovo volo servirà non solo l’utenza cuneese ma anche piemontese.
    La SkyAlps, effettuerà anche la manutenzione dei propri velivoli nei due hangar messi a disposizione dalla GEAC (Società di Gestione Aeroporto di Cuneo), in grado di contenere quattro Dash 8Q-400.
    Al momento una sola pecca, quella di non poter effettuare l’andata e ritorno in giornata.

     

    Consegnati dalla Leonardo di Caselle altri quattro Eurofighter Typhoon al Kuwait


    Alla fine di ottobre l’aeronautica militare del Kuwait (Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Kuwaytiyya) ha preso in consegna altri quattro Eurofighter Typhoon nelle versioni mono e biposto, salgono così a 13 gli esemplari ricevuti dalla forza aerea su un totale di 28 velivoli ordinati. L’annuncio è stato dato dalla “Kuwait News Agency”, ripreso da altre autorevoli testate.
    I primi “Typhoon” sono stati consegnati nel mese di dicembre 2021, sempre con decollo da Caselle con destinazione Kuwait, e durante il volo di consegna senza scalo scortati dagli aerorifornitori Boeing KC-767A della nostra Aeronautica Militare.
    Il contratto del valore di 7,96 miliardi di euro è stato firmato nel dicembre 2016, per 28 esemplari che fanno parte del modello della “Tranche 3A”.
    Al programma Eurofighter partecipano quattro nazioni: Germania, Italia, Regno Unito e Spagna e Leonardo ha una partecipazione del 21%. I lavoratori impegnati in questa importante collaborazione europea sono oltre centomila, coinvolgendo più di 400 aziende.
    Attualmente l’ordine supera le 680 unità ed il velivolo è in servizio con le forze aeree di: Arabia Saudita, Austria, Germania, Italia, Kuwait, Qatar, Spagna, United Kingdom.

     

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