Serata di grande festa il 2 dicembre alla Rinascente, per i 117 anni dalla fondazione del Football Club Torino. Una marea di invitati è ordinatamente fluita nei locali scintillanti, pronta a godersi la festa: lo sconto sugli acquisti, il buffet simpaticamente disposto ai vari piani in modo da non creare affollamenti, il discorso del Presidente Urbano Cairo e, a seguire, lo spettacolo di uno dei mentalist più famosi del momento e il taglio della torta di compleanno grande…come un campo da calcio. Chiusura della serata con un primo piano trasformato in discoteca.
Ero lì per due buoni motivi: fede granata ( anche se legata agli anni ‘70, quindi avrei difficilmente risposto ai quiz della lotteria sui calciatori di oggi, ma farò ammenda) e orgoglio di incontrare un mio ex alunno casellese: Pierluigi Cocchini, dal 2017 Amministratore Delegato della Rinascente. E forse la cosa che mi ha colpito di più è stata quella di trovare persone che appena Pierluigi mi presentava…mi abbracciavano con entusiasmo, come se mi conoscessero da sempre, perché le maestre delle elementari, si sa, rimangono nel cuore!
Urbano Cairo ha ricordato la fondazione del club granata “ Il 3 dicembre del 1906, nella birreria Voigt di via Pietro Micca, ora Bar Norman, i dirigenti della Torinese sancirono un’alleanza con un gruppo di dissidenti della Juve, guidati dallo svizzero Alfred Dick, dando così vità al Football Club Torino. Un club glorioso, che negli anni ha rappresentato la massima espressione dal calcio in Italia e non solo. Dai padri ai figli si narra la storia del Grande Torino, quel gruppo straordinario che dominava l’Italia e il mondo che venne spazzato via il 4 maggio 1949 quando alle 17.03, quando l’aereo Fiat G.212, di ritorno da Lisbona, dove i granata avevano disputato una partita amichevole contro il Benfica, organizzata per aiutare il capitano della squadra lusitana Francisco Ferreira, in difficoltà economiche, si schiantò contro la basilica di Superga. E poi “il quarto d’ora granata”, quello spazio di tempo in cui tutto ciò che sembrava impossibile diventava fattibile e i sogni si trasformavano in realtà, i sette scudetti, le cadute e i trionfi. “
Il Presidente del Toro ha affermato che se la situazione di oggi è leggermente diversa è anche perché servono molti capitali e poi ci vogliono fortuna e “giustizia” e cita… tutti i casi di rigori non assegnati. È entusiasta e come sempre, spera nel successo e l’applauso scoppia mentre salgono le prime note dell’inno dedicato al Toro.
“Bella l’iniziativa di festeggiare qui! Avevo chiesto all’amico Pierluigi Cocchini di movimentare maggiormente la festa rispetto allo scorso anno e vedo che ha fatto meraviglie insieme allo store manager di Torino Attila Martinelli e al direttore marketing Emanuele Pietretti!”, ha detto Cairo. Significativo lo scambio di doni:maglia granata con il suo nome e il pallone firmato dai giocatori per Pierluigi Cocchini; una t-shirt con l’evoluzione del logo Rinascente negli anni e una targa con la riproduzione della lettera in cui D’Annunzio comunica al suo committente Senatore Borletti di aver trovato il nome perfetto per la società: Rinascente!
È stata poi la volta del mentalist Federico Soldati, dotato di abilità e memoria prodigiosa, ci ha meravigliati con le sue performances che parevano leggere esattamente nel pensiero dei partner scelti a caso tra gli spettatori. Ho pensato a mio marito, ne ho pensata l’età…e lui su un foglietto aveva già scritto 80!
Pierluigi, che ora vive a Milano, torna spesso a Caselle dove vivono la mamma Rosa, la sorella con le nipoti e dove è sepolto Elido, il papà Cocchini, ai tempi della scuola e anche dopo, organizzatore entusiasta dei nostri incontri di classe. Anche ora, come ai tempi delle elementari, di Pierluigi apprezzo l’intelligenza, il senso del dovere che lo hanno accompagnato nella prestigiosa salita a posti di grande responsabilità. Mi parla con entusiasmo del suo progetto di far crescere la Rinascente alla pari dei grandi centri del lusso europei , con il coinvolgimento di brand esclusivi e l’inserimento di giovani brand italiani. Crede fermamente nel coinvolgimento “festoso” del pubblico: un party come cuore pulsante della pubblicità e questo, un pochino, forse gli sarà entrato nel dna a partire dalle nostre riunioni scolastiche “festose” che coinvolgevano genitori, nonni, amici e altri colleghi!
La festa è proseguita con il dj Cherian che ci ha fatti scatenare con musica da discodance. Il presidente Urbano Cairo si è unito con entusiasmo, saltellando come un ragazzino.
Alla festa il club granata era rappresentato dal direttore tecnico Davide Vagnati, dal direttore operativo Alberto Barile, dal dirigente Emiliano Moretti, dal segretario Andrea Bernardelli, da una rappresentanza del settore giovanile diretto da Ruggero Ludergnani. Assediato dai tifosi, Claudio Sala e poi i calciatori di oggi: con il capitano Alessandro Buongiorno, Bellanova, Gemello, Ricci, Sazonov, Vlasic, Zima che firmavano autografi e parlavano con i tifosi.
La serata è stata perfetta, in linea con il percorso progettuale che il Ceo casellese Pierluigi Cocchini, insieme ai suoi collaboratori, vuole per la Rinascente, riassunto nello slogan “keep it beautiful”: lavoriamo con passione per offrire emozioni che trasformano i nostri Store in palcoscenici dove vivere esperienze uniche.
Naz