Giuramento, Costituzione e Statuto della Compagnia di San Giorgio di Chieri 

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Questi testi, redatti in latino, si trovano nell’Archivio municipale di Chieri.

Con il crescere della partecipazione popolare al governo delle città, furono poi tradotti in volgare.

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Vi presentiamo la versione in piemontese della formula del giuramento che i «rettori» della Società dovevano prestare e le prime righe dell’atto costitutivo dell’«hospicium» della Compagnia di S. Giorgio, la società che riuniva le forze popolari del Comune.

Il termine «hospicium» nei secoli XIV-XV fu adoperato per indicare quei «consorzi» che raccoglievano diverse famiglie nobili, con torri-difesa in comune, vincolandole con statuti di obblighi, di doveri e di diritti. Nel comune di Chieri, di antiche origini nobiliari, assistiamo, nella evoluzione storica della sua società, alla nascita di un «hospicium» popolare o almeno non più strettamente nobiliare.

Dopo i Sermoni Subalpini del XII secolo, i “Testi Chieresi”, costituiscono il più antico testo piemontese di cui si conosca con certezza la data di stesura (25/07/1321) e il luogo (Chieri).

Ecco la trascrizione del testo del giuramento e delle prime righe della costituzione della Compagnia scritti nel piemontese dell’epoca con la traduzione in italiano.

GIURAMENTO DA PRESTARSI DAI RETTORI

DELLA COMPAGNIA DI S. GIORGIO DI CHIERI

PIEMONTESE: Vos, domini rectores de la Compagnìa de messer seynt Georç e del povor de Cher, el vostr sarament sera tal: o jureray al seynt Dee wangere de reçer e de mantenir a bonna fay e sença engan ny dol le cosse, le persone e le rassoign de la Compagnìa de tuta vostra possença e força, juxta ij capitor e gly statut de la ditta compagnìa, e, manchant capitor o sea statut, second le bonne ussance aprovay; e, capitor o sea consuetuden mancant, second le lay romanne tant.

E se dener o sea ceyns o rassoign de colla compagnìa perveran a le vostre magn, colle tagl cosse salveray e feray salver e varder; e cola tal monea e rassoign no laseray ocuper a gnunna perssona, né de colla feray alcun don. E colla compagnìa en reçement lassray second el mod e la forma de y capitor de colla compagnìa.

ITALIANO: Voi, domini rectores della Compagnia di messer San Giorgio e del popolo di Chieri, il vostro giuramento sarà questo: lo giurerete sul Santo Vangelo di Dio di reggere e mantenere in buona fede e senza inganno né dolo le cose, le persone e le ragioni della Compagnia con tutto il vostro potere e forza, secondo i capitoli e gli statuti di detta compagnia, e, mancando capitoli e statuti, secondo le buone usanze approvate; e, capitoli o consuetudini mancando, soltanto secondo le leggi romane.

E se denaro o censi (rendite) o ragioni (crediti) di quella compagnia perverranno alle vostre mani, quelle tali cose salvaguarderete e farete conservare e custodire; e quel denaro e crediti non lascerete usurpare da nessuna persona, né di quelli farete alcun dono. E lascerete quella compagnia nel suo reggimento secondo il modo e la forma dei capitoli di quella compagnia.

COSTITUZIONE E STATUTO DELL’ “OSPIZIO”

DELLA SOCIETÀ DI S. GIORGIO DEL POPOLO DI CHIERI

PIEMONTESE: A lo nòm del Nòstr Segnor Yhesù Christ, amen. A l’an de la ssoa natività MCCCXXI, a la quarta indiçion, en saba a XXV di del meis de loign en lo pien e general consegl de la Compagnìa de messer saint Geòrç de Cher, a son de campanna e a vox de crior, en la chaxa de lo dit comun de Cher al mod uxà e congregà, el fu statuì e ordonà per col consegl e per gle consegler de lo dit consegl e per gle rezior de la dicta compagnìa, gle qual adonch lì eren en granda quantità e gnum de lor discrepant, fait apres solempn partì: che gly infrascript quatrcent homegn de la ditta compagnìa seen e debien esser perpetuarmeint e se debien nominer un hospicii, ço é hospicii de la Compagnìa de sein Geòrç.

I quagl homegn debien e seen entegnù perpetuarmeint consegler a adrit e learmeint la ditta compagnìa e i consol e gli homegn de colla compagnia a bona fay, no declinand a alcunna voluntà se no a chunna utilità del corp de colla compagnia. (ecc.).

ITALIANO: Al nome del Nostro Signore Gesù Cristo. Amen. Nell’anno della sua natività 1321, nella quarta indizione(1), in sabato addì 25 del mese di luglio, nel plenario e generale consiglio della Compagnia di Messer San Giorgio di Chieri, a suono di campana e a voce di banditore, nella casa di detto comune di Chieri al modo usato e congregato, fu stabilito e ordinato da quel consiglio e dai consiglieri di detto consiglio e dai rettori della detta compagnia, i quali allora vi erano in gran quantità (in numero legale) e nessun di loro dissentendo, fatto dopo solenne partito (dopo maturo esame): che i sottoscritti quattrocento uomini della detta compagnia siano e debbano essere perpetuamente e debbano chiamarsi un ospizio, cioè ospizio della Compagnia di San Giorgio.

I quali uomini debbano e siano tenuti perpetuamente a consigliare a dritto (in modo sagace) e lealmente la detta compagnia e i consoli e gli uomini (membri) di quella compagnia in buona fede, non piegandosi ad alcuna volontà se non a ogni utilità del corpo di quella compagnia. (ecc.).

(1)  Periodo cronologico di 15 anni, adottato specialmente dal sec. IV in poi nei computi pubblici e privati per tutto il Medioevo

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