aerei_e_dIntorniMartedì 11 aprile, presso gli stabilimenti di Caselle Sud della Divisione Velivoli di Leonardo, con una cerimonia dedicata è stato consegnato all’Aeronautica Militare il 500° Eurofighter EF.2000 Typhoon di produzione, che per l’occasione presentava una speciale livrea.
Il velivolo è stato preso in consegna dal generale di Squadra Aerea Gabriele Salvestroni, Comandante Logistico dell’Aeronautica Militare, alla presenza di Filippo Bagnato, capo della Divisione Velivoli di Leonardo, dell’amministratore delegato di Eurofighter Volker Paltzo, del vice direttore generale di NETMA Peter Schmidt, e dei rappresentanti delle Nazioni che aderiscono al programma Eurofighter.
Volker Paltzo, amministratore delegato di Eurofighter Jadflugzeug GmbH, ha dichiarato:

Con 500 velivoli consegnati quella dello Eurofighter Typhoon rappresenta una delle più grandi e capaci flotte di aerei da combattimento nell’emisfero occidentale, e costituirà la spina dorsale del potere aereo europeo per i prossimi decenni. La consegna odierna rappresenta una conferma straordinaria del successo del programma e sono certo che la flotta crescerà ulteriormente man mano che le aziende partner continueranno a perseguire opportunità per nuovi ordini a livello internazionale

Filippo Bagnato, capo della Divisione Velivoli di Leonardo, ha confermato che: “Siamo molto orgogliosi della consegna all’Aeronautica Militare del 500° Eurofighter Typhoon di produzione. Si tratta del maggior programma di collaborazione industriale in Europa che contribuisce con successo ed in misura significativa al benessere economico del paese, anche attraverso l’impiego di personale altamente qualificato, generando migliaia di posti di lavoro in ambito produttivo ed ingegneristico. Leonardo è ora pienamente concentrata sul completamento delle consegne all’Aeronautica Militare Italiana, sullo sviluppo delle capacità del velivolo e sulle attività previste dal contratto con il Kuwait, continuando a perseguire ulteriori opportunità commerciali sul mercato mondiale”.

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Il Typhoon è frutto di una collaborazione tra Italia, Germania, Regno Unito e Spagna ed al momento rappresenta la massima espressione della tecnologia aeronautica europea.
Nell’ambito del consorzio Eurofighter l’azienda Leonardo svolge il ruolo di “prime contractor” per l’industria italiana con una quota pari al 21% e partecipa nella produzione per il 19,5%, essendo direttamente responsabile della costruzione dell’ala sinistra, della fusoliera posteriore e di altre importanti componenti del velivolo. Si occupa dell’assemblaggio di tutti i Typhoon italiani le cui linee di montaggio sono site negli stabilimenti di Caselle Nord, mentre le prove di volo si svolgono nelle strutture di Caselle Sud.
Il primo Typhoon di produzione è stato consegnato alla RAF (Royal Air Force) alla fine del 2003, il 100° sempre alla Forza Aerea inglese nel settembre 2006, il 200° alla Luftwaffe tedesca nel novembre 2009, il 300° a quella spagnola nell’ottobre 2011, ed il 400° nuovamente alla Luftwaffe nel dicembre 2013.
Attualmente sono otto i clienti del velivolo europeo (Germania, Regno Unito, Italia, Spagna, Austria, Arabia Saudita, Oman e Kuwait), che hanno passato ordini per 599 esemplari, impegnando per la sua produzione 400 aziende che assicurano circa 100.000 posti di lavori tra cui diverse centinaia nel nostro territorio.
L’aereo è sottoposto ad un costante aggiornamento per migliorare le sue capacità, tra cui le prove inerenti l’integrazione del missile avanzato aria-aria “beyond visual range” (oltre il campo visivo) Meteor, del missile da crociera ad alta precisione Storm Shadow ed il missile aria-superficie ad alta precisione Brimstone.
L’integrazione di questi sistemi d’arma permetterà all’Eurofighter Typhoon di rimanere per molti anni a venire l’aereo europeo da combattimento multi-ruolo più completo oggi disponibile sul mercato internazionale.
Ricordiamo che dei sette prototipi, definiti DA (development aircraft), due sono stati costruiti a Caselle, l’esemplare DA3 (MMX602) e DA7 (MMX603). Il primo ha effettuato il primo volo in data 4 giugno 1995, il secondo il 27 gennaio 1997 entrambi pilotati dal collaudatore, Napoleone Bragagnolo.
Il DA3 è stato radiato il 7 febbraio 2006 ed è preservato a Caselle Sud, mentre il DA7 è stato ritirato il 10 settembre 2007 ed è conservato all’aeroporto di Cameri (Novara).

 

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